La strada del Culatello di Zibello DOP
La Strada del Culatello di Zibello si snoda per circa 90 chilometri in quella porzione di provincia di Parma, racchiusa tra la Via Emilia ed il Po, comunemente chiamata la Bassa, ricca di arte, di storia e con un particolare ambiente naturale fatto di nebbie e suggestioni. Terre comprese fra l'argine maestro del grande fiume Po e quelle ove nacque, visse e compose irripetibili liriche il Maestro Giuseppe Verdi, e che hanno dato i natali a Giovanni Guareschi, il genio dalla cui penna scaturirono le storie di Peppone e Don Camillo.
Un territorio circoscritto e isolato nella pianura, ma che conserva, come un prezioso scrigno, non solo natura, storia e cultura, ma anche una delle tradizioni gastronomiche più ricche e gustose di tutta la regione.
Accade così che sontuose dimore convivano nello stesso territorio con Culatello di Zibello e Parmigiano-
Sono numerosissimi i riferimenti storici che attestano l'antica origine del Culatello di Zibello e la sua diffusione presso le popolazioni dell'Emilia Romagna nelle zone vicine al fiume Po. Qui, la combinazione del caldo estivo e delle nebbie autunnali sono elementi chiave per il lento processo di affinamento che consente al Culatello di sviluppare le note caratteristiche di profumo e sapore. Tra i molti uomini illustri che hanno descritto nei loro scritti l'inconfondibile gusto di questo salume si ricordano il cronista Bonaventura Angeli, nella sua 'Historia della città di Parma', e lo storico Angelo Pezzana. Ma l'estimatore più celebre del Culatello di Zibello è stato sicuramente il grande compositore italiano Giuseppe Verdi, noto come il cigno di Busseto, che, non a caso, è in provincia di Parma ed è una delle zone di produzione di questo pregiato salume.
www.stradadelculatello.it
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Il Parmigiano Reggiano DOP
Il Parmigiano-
A metà del Trecento Giovanni Boccaccio, nel suo Decamerone, cita il Parmigiano per condire maccheroni e ravioli, collocandolo nel Paese di Bengodi e sancendone una tipizzazione ed una notorietà immutate fino ai nostri giorni.
La strada del Prosciutto e dei vini dei Colli di Parma
Tutti accompagnati da una stuzzicante gastronomia di grande tradizione.
Se il più famoso prosciutto del mondo può nascere solo qui, i motivi sono mille.
Perché qui, dalla vicina pianura, arrivano maiali bellissimi e grossi, che in nessun altro posto sono mai stati nutriti con gli scarti della lavorazione del formaggio. Perché l’aria di mare, qui, supera la barriera degli Appennini più facilmente.
Per un po’ di avarizia: nell’utilizzo del sale. Perché si è conservata fino ad oggi l’abitudine alla lentezza, quasi maniacale, nell’attesa della stagionatura.
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